Parole d'Artista IV

Nel

Un’ideale corda tesa a delimitare gli spazi del monologo da quelli del soliloquio. Un attore-attore che si muove nella ricerca di una precisione contemporaneamente complessa e comicamente dissonante. Uno spazio per sottolineare la reale linea d’ombra di Alessandro Bergonzoni, mai come stavolta, sotto i vostri occhi e per i vostri cervelli.

Riccardo Rodolfi

Molière / La scuola delle mogli

Mercoledì 16 dicembre 2009 ore 21.00, Teatro Alfieri

Arnolphe, ricco borghese ossessionato dall’idea dell’onore e feroce sbeffeggiatore dei suoi concittadini “cornuti e felici”, si prepara a sposare la giovane Agnès, che lui stesso si è preoccupato di far crescere in un convento, educandola nella più completa ignoranza, sin da bambina. ”Sposo una deficiente / che dipenda da me completamente”, proclama a gran voce, e spera, conservando l’innocenza e l’ingenuità della ragazza, di godersi il matrimonio senza il consueto corollario di corna.

Don Chisciotte

«Don Chisciotte è un enorme trattato sull’imitazione: così come lui imita i cavalieri, io imito i cavalieri della scena».

Medea e la luna

Medea e la luna, tratto da La lunga notte di Medea di Corrado Alvaro, nasce come omaggio allo scrittore di San Luca d’Aspromonte.
Alvaro propone un’eroina tragica nuova rispetto a quella creata da Euripide o immaginata successivamente da Grillparzer, in cui è possibile cogliere una spiazzante contemporaneità.

Scaramouche

Scaramouche, come una piccola e ripetuta esplosione.
Nel nome stesso si sente un fragore giocoso in cui si indovina il gioco fonico dell’allusione goliardica.
C’è lì un richiamo ventresco ai famelici zanni, demoni della fertilità, sempre alle prese con un irraggiungibile banchetto. E c’è, registrato in memoria, uno Scaramuccia spadaccino che libera sempre qualche Isabella nel cuore delle strade.

I Giganti della Montagna

Scritta nei primi anni Trenta e rimasta incompiuta, I Giganti della montagna è l’opera più misteriosa e visionaria di Luigi Pirandello.
L’arrivo della Compagnia della Contessa Ilse alla villa del Mago Cotrone e dei suoi “scalognati” somiglia al rispecchiamento di un’idea utopica con la sua impossibile realizzazione.

Rabinovich e Popov

Rabinovich e Popov sono i due nomi più tipici dell’ebreo russo e del russo ortodosso.
Al tempo dell’Unione Sovietica furono il compagno Popov e il compagno Rabinovich. Il loro rapporto fu sempre di natura passionale, segnato da sentimenti contrastanti: ammirazione, diffidenza, odio, solidarietà, amore, rabbia ma soprattutto attrazione fatale.

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Poe / Concerto di tenebre

Martedì 16 febbraio 2010 ore 21.00, Teatro Alfieri
I Racconti di Edgar Allan Poe tradotti da Giorgio Manganelli sono pubblicati da Giulio Einaudi editore

A duecento anni dalla nascita dello scrittore americano che esplorò i sogni tenebrosi della mente, Valter Malosti propone una nuova lettura dei suoi celebri racconti di terrore e mistero.

Insomma

Dopo “Teatro da sentire”, la fortunata serie di letture e incontri , Francesco Visconti ritorna ad affrontare con ironia e toni leggeri,un lavoro più impegnativo con il monologo “Insomma”, liberamente tratto da un testo di Philippe Madral.

Rifiutando l’abusata parola normalità lo spettacolo affronta la il tema della follia, o meglio di quanto talvolta nella vita si ritiene tale.
Confinato in una stanza un uomo, solo, dipinge visi su infinite uova – forse una terapia ? – passando da teneri progetti per il futuro a precisi voli nei ricordi, da impulsi di rabbia a malinconiche commozioni , nel continuo timore che muoversi per cercare di riprendere a lavorare e tornare alla vita “fuori” dalla stanza non valga veramente la pena.

La stanza di passo

La vita e la morte, la fatica, il sacrificio, il senso di inutilità, l’arroganza, il cinismo: uomini e donne in mezzo alla tempesta della vita si muovono come spettri all’interno della locanda dove hanno trovato rifugio.
Ognuno ha una storia da raccontare, un Dio da invocare, un ultimo soffio di vita prima di uscire di scena.