Insomma

Dopo “Teatro da sentire”, la fortunata serie di letture e incontri , Francesco Visconti ritorna ad affrontare con ironia e toni leggeri,un lavoro più impegnativo con il monologo “Insomma”, liberamente tratto da un testo di Philippe Madral.

Rifiutando l’abusata parola normalità lo spettacolo affronta la il tema della follia, o meglio di quanto talvolta nella vita si ritiene tale.
Confinato in una stanza un uomo, solo, dipinge visi su infinite uova – forse una terapia ? – passando da teneri progetti per il futuro a precisi voli nei ricordi, da impulsi di rabbia a malinconiche commozioni , nel continuo timore che muoversi per cercare di riprendere a lavorare e tornare alla vita “fuori” dalla stanza non valga veramente la pena.
Quest’uomo ci fa partecipi dei suoi dolori , dei suoi affetti , dell’incomprensione da parte di chi vede la vita soltanto in termini di “successo” inorridendo al contempo per le sue scarpe vecchie.
Una storia come tante altre, che rappresenta qualcosa di tutti noi, che riesce  a far vibrare qualche corda nascosta, qualche stonatura che può assurgere a sale della vita.
Una storia nella quale qualcosa non è andato per il verso giusto, in cui questo “matto” non parla di esperienze e terapie estreme. La sua paura di vivere è espressa allo stesso modo con cui dice del suo timore infantile per le galline , animali che non è mai riuscito a capire…. o dei conigli bianchi che mamma allevava…. o dell’enorme ratto che devastava il giardino. Ci fa tenerezza , e talvolta ci fa sorridere . Ci fa addirittura capire che si può comunque trovare l’amore , proprio dove gli altri non avevano gettato uno sguardo.

Ad accompagnare dal vivo Francesco Visconti , il giovane musicista Andrea Anania con la sua chitarra.

Mercoledì 21 aprile 2010 ore 21.00, Teatro Alfieri

  • da Philippe Madral
  • di e con Francesco Visconti
  • alla chitarra Andrea Anania