CHAMPAGNE, PER FAVORE

“Nemirovic e Stanislavskij hanno un teatro molto interessante. Ci sono delle bellissime attricette… Se mi fermassi un po’ di tempo potrei perdere la testa”. Così scriveva Anton Cechov nel 1898 a un amico, dopo aver assistito alle prove de “Il gabbiano” nella messinscena del nascente Teatro d’Arte, messinscena che oltre a consacrare definitivamente la sua fortuna come drammaturgo, gli fece in-contrare l’attrice Olga Knipper. Olga non era giovanissima ma molto vivace; in lei Anton riconobbe subito una forza combattiva e un amore per la vita molto seducenti. Era allegra, sapeva distrarlo. Non gli parlava solo d’arte e di teatro, ma gli chiedeva se i suoi abiti fossero ben spazzolati, se a-vesse mangiato con appetito e cosa, come stessero crescendo gli alberi nella sua nuova casa di Yal-ta… Lo divertiva. La relazione fu da subito intensa e segnata dal dolore. Prima un aborto spontaneo, poi una brutta peritonite colpirono Olga. Intanto la tubercolosi di Anton divenne una condanna, cui egli dovette sacrificare la scelta del luogo in cui vivere e il tempo da dedicare alla sposa. Iniziò una fitta corrispondenza carica d’affetto e d’umorismo, che racconta dei fugaci incontri e delle lunghe separazioni dei due amanti, del lavoro di Olga al Teatro d’Arte di Mosca, dove diede vita a nume-rosi personaggi cechoviani, e delle difficoltà per Anton nel finire il “Giardino dei ciliegi”.

Le lettere che Olga Knipper scrive ad Anton Pavlovic Cechov dopo la sua morte ce lo mostrano in controluce affrontare la fine sorseggiando una coppa di champagne, come avrebbe potuto fare uno dei suoi personaggi. Dentro queste poche pagine intravvediamo tutta la passione, il dolore, l’ironia del grande scrittore e la forza commovente e sottile della sua donna che, dopo aver intessuto con lui per anni un ricco rapporto epistolare, sente il desiderio di scrivergli e di parlargli anche dopo la sua morte.

7 giugno 2012
Asti – Archivio storico ore 21.15

CHAMPAGNE, PER FAVORE
Primo studio sulle tracce di Cechov

  • dalle lettere di Olga Knipper ad Anton Cechov
  • con frammenti dalle opere teatrali
  • a cura di Valter Malosti
  • con Irene Ivaldi e Diego Mingolla al pianoforte

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