VENERE IN PELLICCIA

GIOVEDI 12 GENNAIO 2017
ASTI | TEATRO ALFIERI | ORE 21.00

di David Ives
regia di Valter Malosti

Venere in pelliccia di David Ives: una sexy dark comedy
Una sala prove. Dopo una lunga giornata di audizioni un regista non ha ancora trovato la protagonista di Venere in pelliccia, l’opera di Sacher Masoch, di cui ha curato l’adattamento. Verso sera, quando tutti sono già andati via, gli si presenta una ragazza volgare e strampalata che, insistentemente, gli chiede di poter fare un’audizione; è chiaro da subito che questa donna non si fermerà di fronte a nulla pur di ottenere la parte. La scombinata Vanda Jordan (omonima della controversa eroina del romanzo di Masoch) si trasformerà davanti agli occhi del regista nella protagonista del romanzo, Wanda Von Dunayev.
Tra regista e attrice, vittima e carnefice, inizia un esilarante combattimento, un vertiginoso scambio di ruoli, un gioco ambiguo fatto di seduzione, potere e sesso; un duello teatrale in cui i confini tra realtà e finzione vanno lentamente sfumando, lasciando il regista e gli spettatori ostaggio di un finale enigmatico e misterioso; sospeso in una atmosfera a metà tra la brutalità tragicomica di certe tragedie antiche e David Lynch.
Ma chi è Vanda Jordan? Un’attrice? Una misteriosa vendicatrice? Rappresenta forse l’ancestrale principio femminile che è anche origine del tutto?
Questo testo è la dimostrazione che in teatro con pochissimo si può ottenere moltissimo.
Bastano un uomo, una donna e una stanza chiusa e un viaggio nelle nostre profondità più oscure e misteriose può cominciare.

David Ives, americano, classe 1950, è essenzialmente uno scrittore di commedie, molto rappresentato e famoso in patria. Leggendo Venere in pelliccia di Leopold von Sacher Masoch, Ives viene colpito profondamente dalla relazione incandescente e in continuo mutamento dei due protagonisti. Sviluppa dapprima un adattamento del romanzo per quattro personaggi.
Presentato questo primo adattamento ai suoi più stretti collaboratori, riceve molti pareri negativi e fallisce nel tentativo di produrlo.
Ma lo strascico emotivo di quel lavoro di mesi sul libro di Masoch, non lo abbandona. E il materiale riprende vita quando Ives ha l’idea di accostare ai due protagonisti del romanzo due persone particolari, un’attrice che cerca un lavoro e un regista che cerca un’attrice, andando a creare una collisione fra questi due caratteri contemporanei con i loro dirimpettai letterari ottocenteschi.
Disidrata il suo adattamento eliminando tutto ciò che non sia conflitto e intercalando questi frammenti superstiti del romanzo con lo svolgimento di una bizzarra e spesso comica audizione, in cui le relazioni conflittuali e di potere e il processo del fare teatro viene mostrato impudicamente al pubblico.

La pluripremiata e acclamata pièce di Ives (svariati Tony Award a Broadway), da cui Roman Polanski ha tratto l’omonimo film (con la collaborazione alla sceneggiatura dello stesso autore), è portata in scena per la prima volta in assoluto in Italia, nell’interpretazione di Sabrina Impacciatore e Valter Malosti, che ne cura anche la regia.
I costumi sono del premio David di Donatello 2016, Massimo Cantini Parrini, i suoni del premio Ubu 2014 Gup Alcaro, le scene e le luci di Nicolas Bovey.

  • traduzione di Masolino D’Amico
  • con Sabrina Impacciatore, Valter Malosti
  • scene e disegno luci Nicolas Bovey
  • progetto sonoro G.U.P. Alcaro
  • costumi Massimo Cantini Parrini
  • aiuto regia Elena Serra
  • regia Valter Malosti
  • direttore di scena Gennaro Cerlino
  • fonico Alessio Foglia
  • elettricista Alessandro Barbieri
  • sarta Aurora Damanti
  • assistente alla regia Roberta Crivelli
  • organizzazione Elena Faccini
  • produzione Pierfrancesco Pisani, Parmaconcerti e Teatro di Dioniso
  • in collaborazione con Infinito srl e Fondazione Teatro della Fortuna di Fano/AMAT

ph. Fabio Lovino