EVA (1912-1945)

Fracassi / Martinelli / Teatro I
EVA (1912-1945)
da “Innamorate dello spavento” di Massimo Sgorbani
con Federica Fracassi
regia di Renzo Martinelli
dramaturgia Francesca Garolla
audio e video Fabio Cinicola
una produzione Teatro I

 

“Una bambina così modesta e quieta che a ogni
moto dell’anima sua arrossiva… Contro natura,
patria, età, reputazione, razza! Innamorata…
del suo spavento!” Shakespeare, Otello

 

Innamorate dello spavento è un progetto di Teatro i in divenire in cui l’autore Massimo Sgorbani cattura le voci di alcune donne legate al Führer che precipitano inarrestabili verso la fine del Reich. Blondi, la prima parte, sarà prodotta dal Piccolo Teatro di Milano per la stagione 2012‐2013. La seconda parte, che qui presentiamo sempre con la regia di Renzo Martinelli, ha come protagonista Eva Braun. Eva, precipitando ignara verso il suicidio, intreccia la sua storia con quella di Rossella O’Hara, protagonista di Via col Vento, il suo film preferito.

Tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945, nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, alcuni dei principali rappresentanti del partito nazionalsocialista si suicidano. Poche ore prima Hitler sposa Eva Braun. Poche ore dopo Hitler e signora si uccidono con le fiale testate sul pastore tedesco del Führer, il primo a morire. Poche ore dopo Magda Goebbels somministra le fiale ai sei figli addormentati. Ancora poche ore, e anche Magda e il marito si avvelenano con le stesse fiale. Si consuma così un’enorme tragedia e, nello stesso tempo, la tragedia stessa, nella sua impossibilità a compiersi. Eva, Magda, Hitler sono personaggi tragici a cui è preclusa la dimensione del tragico. Ma Eva e Magda sono anche donne innamorate di Hitler, fedeli al loro amore fino all’ultimo istante. In questa tragedia mancata, nella sua impossibilità a esserci, c’è fedeltà e c’è una gran quantità di amore declinato secondo diverse forme. C’è fedeltà di amante, fedeltà di adepto. C’è sottomissione, devozione, preghiera. Ma insieme all’amore c’è sempre la paura. Paura della punizione, paura dell’abbandono, paura dello strapotere dell’amato, paura della propria fragilità di amanti, paura che l’amore finisca, paura che l’amore si realizzi. O magari paura dell’amore stesso.

GIOVEDI 15 MAGGIO 2014  ASTI-PICCOLO TEATRO GIRAUDI – ORE 21.00