KARENINA / PROVE APERTE D’ INFELICITA’

 

in collaborazione con Centro Culturale Il Funaro

Anna prima di diventare Karénina. Karénina prima di incontrare Tolstoj. Lo spettacolo – concepito e scritto da Emanuele Trevi e Sonia Bergamasco – non è né un adattamento teatrale, né una rilettura del grande capolavoro russo. Ma un’esplorazione. Un viaggio avvincente e curioso, stimolante e sorprendente, alla scoperta di una Anna Karénina primigenia, personaggio alla ricerca del suo autore, dagli appunti iniziali alla prima pubblicazione di quest’opera, avvenuta nel 1877. Il talento di Sonia Bergamasco, capace di farsi vero e proprio strumento narrativo, conduce il pubblico – con l’acuta e preziosa complicità di Giuseppe Bertolucci – nell’esperienza di un mistero creativo.

 

                  Un pianoforte, un’attrice, le note di Čajkovskij , le parole di Tolstoj.  Emanuele Trevi e Sonia Bergamasco si sono messi a giocare attorno a questi elementi primari con la leggerezza e l’innocenza (e la sapienza) di due bambini sulla spiaggia e hanno costruito un bellissimo castello di sabbia, fragile e intenso, al quale mi sono avvicinato facendo attenzione a non rovinare quella piccola meraviglia. La marea della messa in scena è salita, le onde hanno coperto tutto, ma miracolosamente il castello è rimasto in piedi: la voce e il corpo di Sonia hanno costruito fondamenta e mura impalpabili e indistruttibili, cementate da un talento raro, verso il quale mi sento di provare prima ancora che ammirazione una sorta di stupore, venato di riconoscenza e di gratitudine, come avviene quando ricevi un dono.

                                                                                                          Giuseppe Bertolucci

 

…Karénina è un congegno sofisticatissimo: si svolge in un buio intimo, intorno e su un pianoforte a coda, e vive sulla fisicità morbida di Sonia Bergamasco. A piedi nudi, un esile abitino, si dà con leggerezza, innocenza, forte di una sapiente tecnica vocale e musicale (suona anche il piano), guidata dal regista Giuseppe Bertolucci con la delicatezza di un cerimoniale. Un gioiellino: che restituisce allo spettatore sentimenti che si ripresentano a noi intatti…

            Anna Bandettini

 

Lunedì 19 Novembre 2012 – ASTI, TEATRO ALFIERI – ore 21.00

  • di Emanuele Trevi e Sonia Bergamasco
  • da Lev Tolstoj
  • con Sonia Bergamasco
  • regia Giuseppe Bertolucci
  • disegno luci Cesare Accetta
  • abito di scena Metka Kosak
  • tecnico luci Domenico Ferrari
  • produzione Teatro Franco Parenti – Sonia Bergamasco