MOLIERE / LA SCUOLA DELLE MOGLI

Dopo il grande successo dello scorso anno, riparte da Asti la nuova lunga tournèe nelle maggiori città italiane di questo
spettacolo che ha incantato pubblico e critica sino a far scrivere al critico del Corriere della Sera Franco Cordelli: “Quest’anno non ho visto, tranne La scuola delle mogli di Valter Malosti, un solo spettacolo memorabile…” Spettacolo che si distingue per la grande autonomia creativa unita a esemplare rigore, lucidità e sapienza, e alla particolare cura dedicata alla resa della compagnia, qui particolarmente felice, capitanata dallo stesso regista con irruenza, intensità e ironia, ma prima di tutto con la sua traduzione del testo.
La lingua di Molière è fedele alla ritmica di Molière, al suo suono e, nello stesso tempo, ancor più fedele a ciò che il regista vuole esprimere, la figura di un mondo non già malato, ma ambiguo, cangiante, sempre sul punto di sorprendere uno spettatore stregato, se non imbavagliato, da quelle rime alternate così strette, così martellanti.
La lingua di Malosti è sommamente impura, è tutta inventata, un misto di disinvolto italiano e di francese maccheronico che tra l’altro produce una scoppiettante ilarità, facendo cogliere nella pièce un carattere visionario: il delirio in cui sprofonda Arnolphe al termine della commedia si trasforma in una vera e propria anatomia della rovina; rovina di cui è egli stesso l’artefice.

Lunedì 8 novembre 2010


  • uno spettacolo di Valter Malosti
  • con Valter Malosti, Mariano Pirrello, Valentina Virando, Giulia Cotugno,
    Marco Imparato, Gianluca Gambino, Fausto Caroli
  • suono Gup Alcaro
  • costumi Federica Genovesi
  • scene Carmelo Giammello
  • luci Francesco Dell’Elba
  • coordinatore tecnico Matteo Lainati
  • assistente alla regia Elena Serra
  • produzione Teatro di Dioniso – Fondazione del Teatro Stabile di Torino
  • con il sostegno di Regione Piemonte
  • in collaborazione con Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte, Sistema Teatro Torino