Scaramouche

Scaramouche, come una piccola e ripetuta esplosione.
Nel nome stesso si sente un fragore giocoso in cui si indovina il gioco fonico dell’allusione goliardica.
C’è lì un richiamo ventresco ai famelici zanni, demoni della fertilità, sempre alle prese con un irraggiungibile banchetto. E c’è, registrato in memoria, uno Scaramuccia spadaccino che libera sempre qualche Isabella nel cuore delle strade.
C’è, soprattutto, un riferimento preciso allo Scaramouche di Tiberio Fiorilli, maestro di Molière, “mimo grandissimo”, capocomico di una troupe dell’Arte che tanta fortuna ebbe in Francia e alla corte di Luigi XIV.

Scaramouche, spettacolo storico del Magopovero (oggi Casa degli Alfieri) debuttò nel 1983 ad Asti Teatro 5 e oggi porta ancora la firma di Luciano Nattino, regista e autore del testo. Il suo riallestimento vuole essere soprattutto un omaggio a Eugenio Guglielminetti (recentemente scomparso), che ideò la bellissima scenografia e i magnifici costumi, e a Paolo Conte che ne scrisse le musiche originali.

Martedì 27 aprile 2010 ore 21.00, Teatro Alfieri

  • testo e regia: Luciano Nattino
  • musiche originali: Paolo Conte
  • scenografia: Eugenio Guglielminetti
  • con gli attori/cantanti/danzatori: Massimo Barbero, Patrizia Camatel, Fabio Fassio, Chiara Magliano, Carlo Nigra
  • adattamenti musicali: Tiziano Villata
  • realizzazione scenografica: Francesco Fassone, Alice Delorenzi – Officina dello Spettacolo
  • realizzazione costumi: Elena Bovolenta
  • coreografie e aiuto regia: Esther Ruggiero
  • produzione: Casa degli Alfieri – Teatro degli Acerbi – Asti Teatro29
  • in collaborazione con Giuseppe Orlandi e la Fondazione E. Guglielminetti di Asti