Parole d'Artista X

EDIPUS

VENERDÌ 19 FEBBRAIO 2016
MONCALIERI | TEATRO MATTEOTTI | ORE 21.00

di Giovanni Testori
regia di Leo Muscato

La cultura italiana avrà un bel da fare, nei prossimi anni e decenni, se vorrà saldare tutti conti che ha in sospeso con Giovanni Testori, se vorrà rimediare a tutti peccati di superficialità, d’incomprensione vera o simulata, di omissione colposa e dolosa che ha commesso nei confronti della sua figura e della sua opera.
Giovanni Raboni

La Trilogia degli Scarrozzanti è probabilmente uno fra i più significativi ed emozionanti manifesti d’amore per il teatro che siano mai stati scritti.

Giovanni Testori inventa una compagnia di guitti che bazzica teatri semivuoti e fatiscenti. Una compagnia di ultimi, di avanzi, di diversi, di reietti dai partiti, dalle chiese e da una società che non vuol saperne nulla della loro arte. Ma loro non demordono: sono convinti che “el teatro existe e rexisterà contra de tutti e de tutto, infino alla finis delle finis”. E per questo si ostinano a recitare le grandi opere del passato: le reiventano, le riscrivono; magari forse le massacrano. Ma non è forse vero che il ‘Massacro’ contiene anche un po’ di Sacro?

Nel tentativo di avvicinarsi al popolo, questa compagnia di guitti s’inventa una lingua che il volgo può comprendere, un linguaggio tutto loro, miscuglio di dialetti, latinismi e ridicole volgarità; un linguaggio che malgrado loro, si fa poesia struggente e disarmante. Ma la crisi è crisi, e di artisti non ce n’è bisogno.

“L’attor vegio” interprete di Laio, lascia la poverissima ditta degli Scarrozzanti per andare a guadagnare qualche soldo in più facendo “el travestitico in d’una compagnia, de revistaroli e de cabarettisti!” E la prima attrice, molla tutto per andare a maritarsi “cont quel fabbrecante de Mobili” che può garantirle una più tranquillizzante vita borghese.

Ora, a recitare la tragica storia dell’Edipus, c’è rimasto solo il Capocomico, che nel tentativo estremo di resistere, decide di interpretare lui stesso tutti i personaggi. E l’ostinazione con cui lo fa, dà l’impressione che potrebbe continuare a farlo anche davanti a poltrone vuote. Leo Muscato

Edipus, firmato da Leo Muscato, segna un ritorno al progetto “Ri-scritture”, che si è conquistato numerosi consensi di critica, pubblico e centinaia di rappresentazioni in Italia.

Un tentativo di rileggere il classico con gli occhi del contemporaneo, interesse comune tanto al Testori drammaturgo, che al Muscato regista e qui anche adattatore di una delle più importanti opere della nostra drammaturgia.

Il lavoro su Edipus, a distanza di vent’ anni dalla storica interpretazione di Sandro Lombardi, e a quasi quaranta dall’esordio con Franco Parenti, è pensato proprio per Eugenio Allegri, contemporaneo e avanguardista “comico dell’arte”, sperimentatore linguistico ed interprete tra i più raffinati della nostra scena.

Edipus segna la prima esperienza di Allegri sotto la direzione di Muscato.

  • di Giovanni Testori
  • con Eugenio Allegri
  • regia di Leo Muscato
  • produzione Pierfrancesco Pisani, NidodiRagno e OffRome
  • In collaborazione con Infinito s.r.l