Corsia degli Incurabili

Corsia degli Incurabili, scritto nel 1996, è insieme poesia e teatro. Continuando la feconda collaborazione tra Teatro di Dioniso e Teatro i, nata lo scorso anno sul Progetto Testori, sono emerse la necessità di parlare del nostro paese, del nostro tempo e insieme la fascinazione nei confronti di un dolore e di una ribellione più intime e personali che ci hanno avvicinato alla figura protagonista – malato o malata terminale – e ce ne hanno fatto assaporare lo sdegno, la bruciante attualità. Un monologare che è invettiva, scherno, preghiera, bisbiglio, confessione, provocazione. Una trama caustica e urticante ordita con estro e sapienza da Patrizia Valduga, fra le voci più significative della poesia contemporanea italiana.
Corsia degli Incurabili ripropone il rapporto tra linguaggio alto e linguaggio basso, impasta gli estremi del sublime e della più trita, umiliante attualità: un’attualità che, fattasi oggetto, si rivela utile a smascherare l’impostura dilagante. Un’accusa che mira a ridare senso e dignità di vita a ciò che il nostro tempo tende a non considerare.
Valter Malosti dirige per la prima volta Federica Fracassi in un progetto comune, che raccoglie la sfida di far risuonare parole scomode in un paese sempre più assopito.

Maggio 2010 – data e luogo da definire

spettacolo fuori abbonamento

  • di Patrizia Valduga
  • con Federica Fracassi
  • regia: Valter Malosti
  • suono: G.U.P. Alcaro
  • una produzione Teatro di Dioniso / Residenza Multidisciplinare di Asti
  • in collaborazione con Teatro i