Valter Malosti
Valter Malosti
I suoi spettacoli hanno ottenuto numerosi premi dalla critica italiana e straniera.
Ricordiamo, nel passato, tra gli altri, il premio UBU 2009 per la regia di Quattro Atti Profani di A.Tarantino e quello dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro sempre per Quattro Atti Profani e per Shakespeare/Venere e Adone. Nel 2004 Inverno di Jon Fosse ha ricevuto il premio UBU per il miglior testo straniero messo in scena in Italia.
Del 2004 è il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Fellini.
Nel 1992 Malosti ha ricevuto una menzione speciale al Fringe Arts Festival di Melbourne come miglior performer interpretando Ella di H.Achternbusch in lingua inglese.
In campo musicale ha diretto numerose opere contemporanee, spesso in prima esecuzione assoluta, citiamo, tra gli altri, Nyman (The man who mistook his wife for a hat), Tutino (Federico II), Glass (The sound of a voice), Corghi (Pia?¿) e Cage (Europera 5). Nel novembre del 2006 ha messo in scena per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Per l’edizione di Mito Settembre Musica 2015 è stato la voce recitante della prima rappresentazione italiana di AKhnaten di Philip Glass, per la direzione d’orchestra di Dante Anzolini.
Con il maestro Azio Corghi ha collaborato per diversi anni al corso di composizione dell’Accademia Chigiana di Siena.
Ha al suo attivo diverse regie radiofoniche per Radio3 Rai, tra le quali segnaliamo M. Butterfly di David Henry Hwang, Le lacrime amare di Petra Von Kant di R.W.Fassbinder, La governante di Vitaliano Brancati, e i due poemetti shakespeariani già realizzati a teatro.
Come attore Malosti ha lavorato, all’inizio degli anni novanta, in numerosi spettacoli di Luca Ronconi. É stato protagonista del Manfred di Schumann/Byron (giugno 2010) per la regia di Andrea De Rosa e la direzione d’orchestra di Gianadrea Noseda in un progetto che ha visto collaborare il Teatro Regio di Torino con la Fondazione Teatro Stabile di Torino.
È stato protagonista in spettacoli di Federico Tiezzi, Giorgio Barberio Corsetti, Richi Ferrero, Gabriele Vacis.
Nel cinema ha lavorato, tra gli altri, con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone.
Nel 2008 ha realizzato l’installazione d’arte visiva Song to the siren, in collaborazione con Luisa Raffaelli, per la Fondazione Merz di Torino. In precedenza aveva esposto in collettiva presso il Castello di Rivara, per la galleria di Franz Paludetto.
Tra i lavori teatrali dell’ultimo decennio ricordiamo: Shakespeare/Venere e Adone, Nietzsche/Ecce Homo, Disco Pigs di Enda Walsh, Macbeth, Corsia degli incurabili di Patrizia Valduga, Passio Laetitiae et felicitatis di Giovanni Testori, Molière/La scuola delle mogli, Signorina Giulia di August Strindberg, di cui è stata realizzata una versione filmica in 3d, primo esperimento del genere della Rai, Lo stupro di Lucrezia e Amleto di Shakespeare, Clarel di Herman Melville, Quartett di Heiner Müller, Giro di Vite da Henry James, Thérèse e Isabelle di Violette Leduc, e il dittico ideato per il cortile del Museo Egizio su Antonio e Cleopatra di Shakespeare e Akhenaton da Agatha Christie con drammaturgia originale di Agnese Grieco.
Del 2015 è la regia e l’interpretazione de Il berretto a sonagli di Pirandello, nello stesso anno è la voce narrante della prima italiana di Akhnaton di Philip Glass per Mito/Settembre Musica e dirige L’Arialda di Testori con un gruppo di giovanissimi attori per il Teatro Stabile di Torino. Recentissima la prima assoluta per l’Italia di Venere in pelliccia di David Ives che lo vede anche in scena con Sabrina Impacciatore.
Nell’ottobre del 2016 la sua regia de Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov ha inaugurato al Teatro Carignano la stagione del Teatro Stabile di Torino / Teatro Nazionale, di cui, dal 2010, dirige la Scuola per attori.
Nel 2017 ha firmato la regia di Ifigenia in Cardiff che è valso il premio Virginia Reiter all’interprete, Roberta Caronia.
Sempre nel 2017 ha curato la regia di Talking Heads II con l’interpetazione di Michela Cescon. Lo spettacolo è una novità assoluta per l’Italia.