Disco Pigs (2005)

Scritto dal drammaturgo irlandese Enda Walsh e vincitore dei premi Stewart Parker e George Devine Awards nel 1997, Disco Pigs è un testo travolgente e visionario, divertente e intenso, con una scrittura pirotecnica e sfrontata.
I due giovanissimi protagonisti (Pig e Runt cioè Porcello e Porcella) attraversano la loro Porka città come due novelli Bonnie & Clyde, in un viaggio allucinato, quasi a ripercorrere dalla nascita al loro diciassettesimo compleanno tutta la loro breve esistenza: Porcello e Porcella sono infatti nati lo stesso giorno, cresciuti insieme, usano lo stesso linguaggio (da loro inventato), hanno la stessa visione del mondo, adorano la disco, fanno all’amore con furia, corrono, bevono, picchiano, si emozionano alla vista del mare.  E il loro diciassettesimo compleanno diventerà il giorno decisivo della loro vita.

Disco Pigs Le Pera 01
Disco Pigs Le Pera 02
Disco Pigs Le Pera 03
Note di regia
Porcello e Porcella indossano delle maschere. Li immagino come due Arlecchini incattiviti, o due Cartoon acidi. Danzano. Agiscono su un palchetto che ricorda quello della “Commedia”.
Vedo Disco Pigs come una Commedia dell’Arte rivisitata, attraverso il doppio filtro della drammaturgia e della danza contemporanea: una “disco opera”.

Questo lavoro è il frutto di un intenso percorso di prove/laboratorio condotto insieme a una straordinaria danzatrice e coreografa, Michela Lucenti, che ha coinvolto nel progetto una parte rilevante del suo ensemble di danzatori del Balletto Civile.
Credo che il testo di Walsh sia un potente vettore di energia per gli attori, a patto di divorarlo e risputarlo fuori con un lavoro fisico e vocale capillare e intenso per rendere il racconto, l’emozione del racconto e il suo grottesco incedere. Due flussi ininterrotti, organici, che immagino srotolati come strisce di un fumetto estremo attraverso il pulsare e la forza vitale della musica, un paesaggio sonoro, ma anche luminoso, in continua trasformazione, capace di restituire il paesaggio interiore dei due ragazzi abitato da presenze e visioni, e soprattutto il pulsare della vita che batte senza mezze misure dentro quei corpi, offerti in una danza barbara senza fine.

Valter Malosti

2005Disco Pigs Estratti di rassegna stampa

  • di Enda Walsh
  • uno spettacolo di Valter Malosti
  • coreografie di Michela Lucenti
  • in scena Michela Lucenti e Valter Malosti
  • con  Emanuele Braga, Yuri Ferrero, Emanuela Serra
  • scene Paolo Baroni
  • luci Francesco Dell’Elba
  • costumi Patrizia Tirino
  • maschere Stefano Perocco di Meduna
  • suono  G.U.P.
  • collaborazione alla creazione Balletto Civile (Emanuele Braga, Maurizio Camilli, Alice Conti,Yuri Ferrero, Emanuela Serra)
  • traduzione, adattamento, scelte musicali Valter Malosti
  • musiche Allun, Aphex Twin, Craig Armstrong, Asian Dub Foundation, Mario Battaini, Mark Bingham, David Bowie, Bjork, Leigh Carline, Frank Churchill, Cory, John D’Andrea, Depeche Mode, Brian Eno, Fatboy Slim, Robert Fripp, Philip Glass, Michael Gordon, Hanna-Barbera, Peter Heidrich, Hell, Joe Henry, Kremerata Baltica, Jim Lerios Jamieson, Leftfield, György Ligeti, Matmos, Jesse Mccartney, Natalie Merchant, Jeff Mills, Me’shell Ndegéocello, Nearly God, Larry Morey, Nine Inch Nails, Nocturnal Emission, Prodigy, Redi-Bruno, Trent Reznor, Carl Stalling, Ringo Starr, Michael Stipe, Karlheinz Stockhausen, The Roches, Veljo Tormis, Tricky, Ned Washington, Hector Zazou
  • il testo della Canzone della morte è di Leo De Berardinis, a cui lo spettacolo è dedicato
  • produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino / Teatro di Dioniso
  • con il sostegno del Sistema Teatro Torino
  • ph. Tommaso Le Pera