Amleto (2013)

Dice Testori a proposito dell’Amleto: «La grandezza dell’Amleto è tutta in questo rompersi della dimensione formale che si lascia trapassare e fa spazio all’urlo profetico che l’opera propriamente contiene ed esprime. Lo stile traballa per permettere che la tensione di quella chiamata e richiesta così totale arrivi a farsi pronuncia, o almeno balbettio. La vera struttura dell’Amleto è la totalità con cui ripropone il cuore del problema umano, è quella suprema domanda sul senso dell’esistere. Questa domanda, poi, nell’Amleto di Shakespeare non è posta in termini astratti o sfuggenti, ma è urlata dentro il rapporto tra padre e figlio che è luogo realistico, carnale e umano».
Con questo nuovo spettacolo sale a quattro il numero delle rivitazioni, degli assalti, degli “imbastardimenti, degli strozzamenti” come direbbe Testori, che ho tentato su e anche contro questo testo. Ho iniziato da un progetto site specific,  nel 1997 per il Festival delle Colline Torinesi, in cui dentro un enorme fossato/tomba di 20 metri per 12, scavato all’interno di un grande chiostro del Settecento, alcuni caratteri dell’Amleto si rincorrevano attraverso una partitura dove movimento, musica e parola aspiravano alla medesima dignità.  Nel secondo studio, Ophelia, operavo uno spiazzamento facendo di Ofelia il motore del racconto e dell’azione; per poi proseguire nel racconto dell’Amleto attraverso Hamlet X con un cast tutto al femminile. Amleto ha di suo una sensibilità femminile in un cuore di uomo. Ecco allora che le figure femminili diventano per Amleto specchi di se stesso, morbosamente attraenti, mentre subito scatta un senso di irrimediabile alterità nei confronti delle figure maschili. Il linguaggio di Amleto è il linguaggio del figlio contro i padri. Padri e figli: ecco la nuova partenza; anche se non è certo da un processo intellettuale che nasce l’impulso per affrontare nuovamente la figura di Amleto, ma da una sfida fisica e quasi carnale. In scena con me ci sarà un nucleo di giovani attori in gran parte diplomati in quest’ultimo triennio della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, terza tappa del cantiere shakespeariano dopo Sogno e Lucrezia.

Valter Malosti

2013 AMLETO Estratto rassegna stampa

  • versione italiana e regia Valter Malosti
  • assistente alla regia Elena Serra
  • interpreti: Valter Malosti e un cast di giovani attori
  • sound designer  G.U.P. Alcaro
  • costumi Federica Genovesi
  • light designer Francesco Dell’Elba
  • cura del movimento Alessio Maria Romano
  • Coproduzione Teatro di Dioniso / Fondazione del Teatro Stabile di Torino
  • ph. Andrea Macchia

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