“Parole d’artista”, quarta stagione ad Asti

TEATRO DI DIONISO  / RESIDENZA MULTIDISCIPLINARE DI ASTI
PAROLE D’ARTISTA – IV STAGIONE

Parole d’artista, parole d’attore. Per la sua quarta stagione ad Asti, la Residenza Multidisplinare diretta dal Teatro di Dioniso torna all’essenza del fare teatro con un programma che è insieme discorso d’attore e sull’attore.
In tempi di risorse limitate, Parole d’artista si concentra sempre più su quella che è la figura centrale della scena, precisando una vocazione che in questi anni di residenza ha portato ad Asti artisti come Pippo Delbono, Ascanio Celestini, Carlo Cecchi, Maria Paiato, Danio Manfredini, Emma Dante, Cesar Brie, Sandro Lombardi, Michele Di Mauro, Enzo Moscato, Claudio Morganti e Alfonso Santagata.
La parola, la voce e il corpo d’attore sono dunque i protagonisti di questa nuova stagione, ma senza dimenticare gli apporti e le feconde intersezioni con altre discipline, come la musica o le nuove tecnologie.

La stagione in residenza è resa possibile grazie al sostegno della  Compagnia di San Paolo, che ha selezionato l’iniziativa nell’ambito dell’edizione 2009 del bando “Arti sceniche in Compagnia”, della Fondazione Crt, della Fondazione del Circuito Teatrale del Piemonte e grazie al sostegno istituzionale del Comune di Asti e della Regione Piemonte.

Ad aprire non poteva che essere la parola inarrestabile e funambolica di Alessandro Bergonzoni, attore-flusso verbale che, nel suo nuovo lavoro, “Nel”, prosegue l’operazione di stravolgimento e ripulitura del discorso dalle incrostazioni della convenzione, in bilico su una corda tesa tra monologo e soliloquio.
Dalle acrobazie metalinguistiche di Bergonzoni si passa dunque all’affascinante apologo metateatrale di Pirandello, “I Giganti della montagna”: un discorso sull’arte per certi versi esoterico diventato negli anni un banco di prova importante per gli artisti più audaci. A portarlo in scena saranno due veterani del teatro di ricerca italiano: i palermitani Stefano Randisi e Enzo Vetrano.
Parola “teatrale” per eccellenza è anche quella del Molière de “La scuola delle mogli”, nuova produzione del Teatro di Dioniso. Attraverso un processo di ri-creazione del testo, Valter Malosti è andato alla ricerca della folgorante musica di Molière, che nell’originale francese deflagra e scintilla per mezzo del verso e delle rime, vibrando con una corda quasi pre-mozartiana, a metà tra farsa e visionarietà.
Tra parola e musica si muove Moni Ovadia, il cui inconfondibile umorismo Yiddish, in “Rabinovich e Popov”, si accompagna alle musiche suonate dal vivo di Carlo Boccadoro. E un fecondo scambio tra arte d’attore e musiche dal vivo – quelle originali di Peppe Voltarelli – è ciò che anima anche “Medea e la luna”, spettacolo corale ispirato alla Medea di Corrado Alvaro della Compagnia Teatrale Krypton di Giancarlo Cauteruccio.
Omaggio dichiarato a due fra i più grandi attori del nostro Novecento è il “Don Chisciotte” di Franco Branciaroli, che al cavaliere visionario e al suo scudiero fa indossare, imitandole (anzi, abitandole), le indimenticate voci di Vittorio Gassman e Carmelo Bene. Tra virtuosismo e ironia, il racconto del romanzo più d’avanguardia di tutti i tempi si trasforma così, scrive Branciaroli, in “un enorme trattato sull’imitazione, dove lui imita i cavalieri e io imito i cavalieri della scena”.

Residenza vuol dire anche intessere un rapporto di scambio con il territorio e i suoi abitanti. Accanto alle eccellenze del teatro nazionale, questa quarta edizione di Parole d’artista annovera quindi alcuni artisti e gruppi attivi nell’astigiano: Francesco Visconti con il monologo “Insomma”, tragicomico memoriale d’artista depresso liberamente ispirato a un testo di Philippe Madral; il Teatro degli Acerbi e La Casa degli Alfieri di Luciano Nattino, che riportano in scena una storica edizione di “Scaramouche”,  con le scene di Eugenio Guglielminetti e le musiche originali di Paolo Conte; e la compagnia L’Arcoscenico (Sergio Danzi e Ileana Spalla) con “La stanza di passo”, tratto dai racconti di Cechov.
Mentre per quanto riguarda il dialogo con il pubblico, alle attività di laboratorio e di incontro avviate negli anni precedenti, in particolare con l’Istituto Statale “A. Monti” di Asti, si aggiungerà un ulteriore tassello: la creazione di un foglio informativo con approfondimenti sugli spettacoli e le iniziative della Residenza. Proseguirà inoltre la collaborazione con Francesco Visconti e Irene Ivaldi e il loro Teatro da Sentire.

Ma il progetto Parole d’artista non si limita alle ospitalità. Le produzioni realizzate con la Residenza hanno portato il nome della Città e del teatro in sedi prestigiose, raccogliendo un lusinghiero successo di critica e premi prestigiosi: dopo la tournée della scorsa stagione e il Premio della Critica 2009 per la regia a Valter Malosti, “Shakespeare / Venere e Adone” continua a girare l’Italia, mentre “Passio Laetitiae et Felicitatis” dal romanzo di Giovanni Testori – che è valso alla protagonista Laura Marinoni il Premio della Critica 2009 per l’interpretazione – tornerà in scena per la nuova stagione del Teatro Stabile di Torino.
Ad Asti arriva invece, dopo l’anteprima al Festival delle Colline e il debutto all’Arlecchino d’Oro di Mantova, “Poe /Concerto di tenebre”, una sorta di operina per voce, strumenti e live electronics, che dà pieno risalto alla potenza espressiva dello scrittore di Boston.
A chiudere la stagione sarà, infine, una nuova produzione, “Corsia degli incurabili”, diretto da Valter Malosti con Federica Fracassi del Teatro i di Milano: la confessione-invettiva di un malato terminale nell’inconfondibile lingua poetica di Patrizia Valduga, un bruciante impasto di alto e basso, di sublime lirismo e umiliante quotidianità. Un progetto, come scrive Federica Fracassi, nato dalla fascinazione nei confronti di un dolore e di una ribellione intime e personali, e insieme dalla necessità di parlare del nostro paese e del nostro tempo attraverso una delle voci più significative della poesia italiana contemporanea.

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Biglietto intero 10 euro – ridotto (studenti e over 65) 5 euro
Abbonamento a 10 spettacoli  80 euro

Teatro Alfieri di Asti Tel. 0141 399057 – 399032
Orari di Biglietteria:
Martedì, Giovedì ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 17.00
Nei giorni di spettacolo: ore 10.00 – 13.00 / 15.00 – 17.00 / 19.00 -21.00