‘SCENE DI VIOLENZA CONIUGALE’ A ROMA

Dal 28 maggio al 2 giugno, con due recite quotidiane, alle 18.00 e alle 21.00, presso un appartamento privato (Viale del Campo Boario 4A, Roma) andrà in scena il primo allestimento di Scene di violenza coniugale del drammaturgo anglo-francese Gérard Watkins  a cui il Teatro di Roma dedica un focus nel mese di maggio presentando oltre a SCENE DI VIOLENZA CONIUGALE il suo nuovo testo Non mi ricordo più tanto bene (dal 20 al 30 maggio al Teatro India).

Scene di violenza coniugale vede in scena Roberto Corradino, Clio Cipoletta, Annamaria Troisi e Alberto Malanchino; il testo selezionato Fabulamundi (bando europeo dedicato a sostenere e promuovere la drammaturgia contemporanea in Europa), è presentato nella traduzione di Monica Capuani.
La regia e il progetto sono affidati a Elena Serra, la produzione è del Teatro di Dioniso, PAV Fabulamundi.

Un testo duro, gelido, senza sbavature, che mette sotto la lente di ingrandimento i processi mentali e comportamentali di vittima e carnefice, qui due coppie appartenenti a mondi e ceti differenti. Ciò che accade sotto i nostri occhi è la costruzione metaforica di una gabbia all’interno della quale sia i carnefici sia le vittime finiscono per rimanere chiusi, distrutti dalla violenza esercitata e subita.

La scelta di un appartamento vero e proprio come scena si fonda sulla necessità di offrire un’esperienza immersiva al pubblico e agli artisti liquefacendo il confine tra finzione e realtà e manifestando dichiaratamente quanto la tematica di Scene di violenza coniugale appartenga alla vita reale; uno spaccato di quotidianità dove i personaggi, totalmente credibili, e la ricerca minuziosa del contesto in cui questi si muovono, fornisce l’opportunità di confrontarsi con un testo che affonda le sue radici nella vita che si stratifica nelle nostre città dove convergono, accanto al tema principale, istanze sociali, economiche e razziali sempre più violente.

Liam fugge da un’adolescenza difficile nella provincia per stabilirsi a Parigi e incontra Rachida, che cerca di sfuggire al clima soffocante della sua famiglia.
Annie sta cercando lavoro nella regione di Parigi, sperando di poter così riavere con sé le figlie che vivono coi nonni e incontra Pascal, un fotografo tormentato. Le due coppie si sistemeranno in un appartamento arredato. A partire da questo momento la violenza si insinuerà nei rapporti fino deflagrare costringendo le due donne a prendere atto della realtà e a cercare una nuova possibilità di vita.

In Scene di violenza coniugale la regia si spoglia di ogni artificio teatrale rifiutando gli appoggi tecnici per far emergere dalle parole di Watkins la centralità degli attori in scena e il ruolo testimoniale degli spettatori.

Ciò che colpisce nel testo è la capacità di Watkins di non debordare mai, non indulgendo in effetti pietistici ma, al contrario, costruendo una struttura millimetrica e, pur nella carne viva della questione, totalmente algida: un occhio da entomologo che osserva e riporta con il rigore dello scienziato i percorsi mentali dei quattro protagonisti, narrando, infine, le origini di ciascuno, elemento che in qualche modo spiega gli atteggiamenti senza però che ciò divenga un’assoluzione: la vittima è vittima, l’aguzzino è aguzzino, ognuno è responsabile della propria disumanità, dei propri atti violenti e della propria acquiescenza.

Lo spettacolo si inscrive nel percorso da sempre seguito dal Teatro di Dioniso ovvero la frequentazione della drammaturgia contemporanea come occasione di confronto e campo di ricerca, in particolare quando è in grado di coordinare argomenti di prepotente attualità con un linguaggio e un impianto testuale significante.

Ad accompagnare i due spettacoli, la casa editrice Cue Press pubblica un volume comprensivo dei testi Non mi ricordo più tanto bene e Scene di violenza coniugale nella traduzione in italiano di Monica Capuani, che verrà presentato il 20 maggio (ore 19) al Teatro India in occasione del debutto di Non mi ricordo più tanto bene.

N.B. I biglietti, del costo di 10 euro, sono acquistabili presso le biglietterie del Teatro India e Teatro Argentina.

 

  • SCENE DI VIOLENZA CONIUGALE
  • di Gérard Watkins
  • traduzione Monica Capuani
  • regia Elena Serra
  • con Roberto Corradino, Clio Cipolletta, Alberto Malanchino, Annamaria Troisi
  • produzione Teatro Di Dioniso, PAV con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea nell’ambito di Fabulamundi Playwriting Europe – Beyond Borders?
  • foto Ruggero Lerda