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ITIS GALILEO

Giovedì 3 maggio 2012
Teatro Alfieri di Asti ore 21.00

con Marco Paolini
di Francesco Niccolini e Marco Paolini

consulenza scientifica: Stefano Gattei
consulenza storica: Giovanni De Martis

elementi scenici: Juri Pevere
consolle audio: Gabriele Turra
assistenza tecnica: Graziano Pretto, Michele Mescalchin
direzione tecnica: Marco Busetto
illuminotecnica e fonica: Ombre Rosse

produzione: Michela Signori, Jolefilm

Scheda: ITIS GALILEO

L’UOMO LA BESTIA LA VIRTU’

Teatro de Gli Incamminati / Diablogues

…Esilarante, eh, lo so! Esilarantissimo. Lo so.
La vista chiara, aperta, delle passioni – e siano anche le più tristi, le più angosciose –
ha il potere, lo so, di promuovere le risa di tutti! …

(L’uomo, la bestia e la virtù – atto I, scena VII)

LA BOTTEGA DEL CAFFE’

Nel 1750 Goldoni compone sedici commedie, introdotte dal manifesto de Il teatro comico. È in questo gruppo che fa la sua prima apparizione La bottega del caffè, destinata a diventare un titolo celebre. Un’opera da subito entrata nel canone, eppure piena di misteri e ambiguità; un titolo che nel tempo ha suscitato riletture complesse, come quella di Rainer Werner Fassbinder.

ITIS GALILEO

Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto.
Parte da questa considerazione il lavoro di approfondimento curioso che Marco Paolini e Francesco Niccolini hanno dedicato alla figura di Galileo.

LA MARATONA DI NEW YORK

Venerdì 13 gennaio 2012
Centro Giraudi ore 21.00

di Edoardo Erba
interpretato e diretto da Cristian Giammarini e Giorgio Lupano

LA CASA DI BERNARDA ALBA

È la deformità delle nane che abbiamo scelto per rivelare la bellezza dell’anima. Nello spazio chiuso in cui gli uomini le costringono, le figlie di Bernarda aprono la breccia del sogno e dell’amore
(Antonio Dìaz-Floriàn)

ROSVITA

TORNANDO A ROSVITA
Roghi di giovinette, stupri e torture, cedimenti, amori impossibili che non si arrestano neanche davanti alla necrofilia, padri autoritari e pii: miniature medievali che riaffiorano da un passato remoto e che si perpetuano sempre uguali (se solo le sappiamo leggere) nelle cronache quotidiane del pianeta.