‘SCENE DI VIOLENZA CONIUGALE’: SERRA-WATKINS A TORINO

Si terrà sabato 24 novembre alle ore 21.00 presso la Sala Musica del Circolo dei Lettori (via Bogino 9, Torino) la lettura scenica di SCENE DI VIOLENZA CONIUGALE, testo selezionato Fabulamundi (bando europeo dedicato a sostenere e promuovere la drammaturgia contemporanea in Europa), scritto da Gérard Watkins, nella traduzione di Monica Capuani.
La regia e il progetto sono affidati a Elena Serra, la produzione è del Teatro di Dioniso.

La lettura scenica avviene in occasione  del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne  e si inscrive nel nuovo corso del Teatro di Dioniso,  guidato da Michela Cescon,  improntato ad una programmazione caratterizzata da una forte presenza artistica al femminile e a un lavoro dedicato alla ‘voce’ delle donne e agli stereotipi di genere.

Lo spettacolo debutterà in tarda primavera/inizio estate.

Un testo duro, gelido, senza sbavature che mette sotto la lente di ingrandimento i processi mentali e comportamentali di vittima e carnefice, qui due coppie appartenenti a mondi e ceti differenti, una coppia di giovani immigrati in Francia dall’infanzia e una appartenente alla media borghesia. Ciò che accade sotto gli occhi di chi legge o assiste alla lettura scenica è la costruzione metaforica di una gabbia all’interno della quale sia i carnefici sia le vittime finiscono per rimanere chiusi, distrutti dalla violenza esercitata e subita.

Liam fugge da un’adolescenza tormentata nella provincia per stabilirsi a Parigi e incontra Rachida, che cerca di sfuggire al clima soffocante della sua famiglia.
Annie sta cercando lavoro nella regione di Parigi, sperando di poter così riavere con sé le figlie che vivono coi nonni e incontra Pascal, un fotografo tormentato. Le due coppie si sistemeranno in un appartamento arredato. A partire da questo momento la violenza si insinuerà nei rapporti fino deflagrare costringendo le due donne a prendere atto della realtà e a cercare una nuova possibilità di vita.

Il testo nasce dal desiderio di Gérard Watkins di lavorare sul tema della violenza contro le donne; una pratica ereditata dal diritto del più forte che si ripresenta con frequenza impressionante quando la donna afferma il suo ruolo in una società dove la dominazione maschile continua, tuttavia, ad essere la regola. La scrittura si immerge nel cuore del soggetto con tutti i mezzi del teatro per definirlo e comprenderlo senza censure, descrivendo con sconcertante lucidità l’evoluzione del pensiero e del comportamento dei personaggi.
La scrittura propone uno spaccato di quotidianità dove i personaggi, totalmente credibili, e la ricerca minuziosa del contesto in cui questi si muovono, fornisce l’opportunità di confrontarsi con un testo che affonda le sue radici nella vita che si stratifica nelle nostre città dove convergono, accanto al tema principale, istanze sociali, economiche e razziali sempre più violente.

Ciò che colpisce nel testo di Watkins è la capacità di non debordare mai, non indulgendo in effetti pietistici ma, al contrario, costruendo una struttura millimetrica e, pur nella carne viva della questione, totalmente algida: un occhio da entomologo che osserva e riporta con il rigore dello scienziato i percorsi mentali dei quattro protagonisti, narrando, infine, le origini di ciascuno, elemento che in qualche modo spiega gli atteggiamenti senza però che ciò divenga in nessun modo un’assoluzione: la vittima è vittima, l’aguzzino è aguzzino, ognuno è responsabile della propria disumanità, dei propri atti violenti e della propria acquiescenza.

Lo spettacolo si inscrive nel percorso da sempre seguito dal Teatro di Dioniso ovvero la frequentazione della drammaturgia contemporanea come occasione di confronto e campo di ricerca, in particolare quando è in grado di coordinare argomenti di prepotente attualità con un linguaggio e un impianto testuale significante.

Il progetto si svilupperà fino al debutto dello spettacolo in un appartamento vero e proprio aprendo la possibilità di offrire un’esperienza immersiva al pubblico e agli artisti liquefacendo il confine tra finzione e realtà e manifestando dichiaratamente quanto la tematica di SCENE DI VIOLENZA CONIUGALE appartenga al nostro quotidiano e agli archetipi che guidano il nostro inconscio molto più di quanto siamo disposti ad ammettere. La regia si svilupperà intorno al concetto di simultaneità che contraddistingue il mondo contemporaneo, In particolare vogliamo sperimentare un coinvolgimento del pubblico durante il processo di lavorazione e studio mediante gli strumenti multimediali con lo scopo di offrire uno spazio di elaborazione del trauma e di presa di coscienza della portata del fenomeno, che ancora oggi non viene percepito nella sua reale gravità pur essendo dilagante e trasversale rispetto a estrazione sociale, livello culturale, provenienza geografica, religione ed età anagrafica.

Lo spettacolo per il suo valore paradigmatico, oltre che svelare inequivocabilmente allo spettatore i meccanismi psicologici alla base della violenza di genere, si presta come ottimo strumento di lavoro e di studio per gli addetti ai lavori. Per questi motivi è nata la proposta di una collaborazione all’Ordine degli Psicologi della Liguria, alla sezione ligure della Società Psicoanalitica Italiana e all’UNIGE per sviluppare le molte potenzialità di fruizione di questa piéce.

Sabato 1 dicembre, Gérard Watkins, sempre al Circolo dei Lettori, ma alle ore 18.00 sarà il protagonista dell’incontro dedicato al testo SCENE DI VIOLENZA CONIUGALE.
Insieme all’autore interverranno Laura Belloni, Pav – Fabulamundi Playwriting Europe e Elena Serra, Teatro di Dioniso.