UNDERGROUND Roberta nel metrò (2019)

Underground: 1 metropolitana. 2 sotterraneo, clandestino, partigiano. Underground forces: forze partigiane. 3 oscuro, segreto. 4 sottosuolo.
Anche: non ufficiale, liminale, usato in riferimento ad esperienze di cinema, musica e teatro, al di fuori o contro la produzione industriale e commerciale.

Underground è il nuovo spettacolo di Cuocolo/Bosetti per il 2019/2020; è costruito come un lavoro site-specific per le metropolitane delle grandi città europee: Torino, Roma, Napoli, Milano, Parigi e Berlino.
Il primo appuntamento è con Napoli e la sua metropolitana.

Uno spettacolo per venti spettatori in viaggio. Ci si sposta attraverso il sistema della metropolitana cittadina guidati dalla voce di Roberta Bosetti usando il sistema delle radioguide.

Underground vive nel sistema metropolitano di trasporto cittadino. Uno spazio pubblico, in cui si è isolati. In cui si tocca con mano la distanza tra noi e l’altro.
Condividiamo lo spazio e l’andare, apparentemente vicini eppure così distanti. Ognuno chiuso nel suo mondo. Universi chiusi e separati.
Andare insieme. Condividere. Immaginare e sentire il peso della città sopra di noi.
Un lavoro sui paesaggi interiori. I luoghi familiari della città che si trasformano, si aprono all’ascolto.

Attraversare gli spazi urbani vuol dire far collidere interiorità ed esteriorità, vita interiore e vita della città. La voce di Roberta si incontra e scontra con i ritmi, le simbologie e i suoni della città creando un senso ulteriore rispetto al testo di partenza. Si percorre insieme un paesaggio geografico e mentale.
Viene in mente l’affermazione di Hofmannsthal: “l’uomo scopre nel mondo solo quello che ha già dentro di sé; ma ha bisogno del mondo per scoprire quello che ha dentro di sé.”

Underground guarda lontano, annuncia la tempesta, scandagliando quello che arriva.

Underground, pensato per le metropolitane di Torino, Brescia, Roma, Napoli, Milano, Parigi e Berlino, continua e sviluppa la ricerca di Interior Sites Project, avventura umana e teatrale iniziata a Melbourne nel 2000 che ha portato Cuocolo/Bosetti a essere presenti nei Festival Internazionali di 26 paesi del mondo. “Una sorta di ecologia teatrale che si basa sull’esistente. Che ricicla e trasforma l’esistente: parte dalla nostra vita e usa ciò che ci è prossimo luoghi, case, strade, edifici pubblici e privati, la metropolitana. Cerchiamo di far emergere da quei luoghi la memoria, il genius loci, i valori e il senso rimosso.

Al centro di tutto questo c’è lo sforzo di ristabilire una comunicazione diretta con lo spettatore. Qualcosa che lo tolga dall’abitudine, che lo metta in gioco, che crei uno sguardo differente.
Il rapporto con lo spettatore non ha mai cessato di stimolarci e in questi anni abbiamo continuato a lavorare su questo elemento che rimane per noi vitale e provocante dato che ci costringe a ricordarci di farci ancora e ancora la domanda su che cosa importi veramente, dove si possa lasciare un segno e su chi lasciarne il peso.

Partire da se stessi è qualcosa che ha a che fare con l’atto di ricordare. Lo potreste chiamare memoria pubblica. Abbiamo una vita e questa ci fornisce il materiale su cui possiamo riflettere. Siamo degli attori e interpretiamo noi stessi.
Una buona dose di introspezione ci ha consentito di capire che le nostre fantasie in linea di massima non sono poi tanto uniche. Il far partire il nostro lavoro da noi stessi, da vicende autobiografiche, non è dovuto a un senso esasperato di importanza dato alle nostre vicende personali ma, al contrario, alla consapevolezza di quello che c’è di simile nell’esperienza di tutti.
Quella che viene messa in discussione è la tradizionale separazione tra attore e personaggio. E’ un invito a riconsiderare i limiti tradizionali tra performance e realtà, tra arte e vita.”
Cuocolo/Bosetti

 

  • UNDEGROUND. Roberta nel metrò
  • quindicesima parte di Interior Sites Project
  • di Renato Cuocolo e Roberta Bosetti
  • con Roberta Bosetti e Renato Cuocolo
  • produzione Teatro di Dioniso, IRAA Theatre