2018/2019 | Thérèse e ISABELLE | Teatro di Dioniso

Nel maggio del 1954 Simone de Beauvoir presentò a Gallimard, dove aveva un grande potere, il manoscritto di un’ opera intitolata Ravages, cioè Devastazioni.

Era il primo vero romanzo di una scrittrice né giovane né inserita nell’establishment letterario, la quarantasettenne Violette Leduc, amata da Cocteau e Genet, la quale aveva già dato alle stampe due romanzi brevi con un successo più di stima che di pubblico.
Come i due precedenti e tutti quelli che seguiranno, anche questo libro incendia la propria materia autobiografica.
In particolare all’ inizio del romanzo si trovava un lungo capitolo, poi censurato, sulla reciproca iniziazione sessuale di due ragazzine in un collegio femminile, una passione erotica deflagrante che dura lo spazio di pochi giorni, esaltati e crudeli: una storia cruda e senza reticenze come quelle di Genet.

La storia di piacere tutto al femminile della Leduc fu giudicata, diremmo oggi, sessualmente scorretta e suscitò lo sgomento dei suoi editori.
Smembrata, riscritta, soprattutto castigata, la passione delle due collegiali avrebbe avuto una storia letteraria tormentata e mutila per quasi cinquant’anni, fino a quando cioè, nel Duemila, Gallimard è tornato sui suoi antichi passi tirando fuori la versione integrale di THÉRÈSE E ISABELLE: Thèrése non è nient’altro che il primo nome di battesimo di Violette Leduc, e l’autrice con grande tenerezza poetica e uno stile visionario e febbrile traduce in parole, come un funambolo, l’erotismo: “cerco di tradurre nella maniera più esatta… Le sensazioni dell’amore… Spero che questo non sembrerà più scandaloso delle riflessioni di Molly Bloom alla fine di Ulysse…”.

Sorprende e incanta nelle due protagoniste femminili l’assenza di qualsiasi sentimento di colpa e l’estrema libertà di tono.
L’omosessualità femminile qui non diventa né dramma né  oggetto di rivendicazione.
La passione delle due adolescenti è semplicemente messa in scena dalla Leduc per mezzo di una scrittura originale e audace, che prende la forma di un poema ossessivo e vibrante e Thérèse / Violette rivive nella memoria (anche del corpo) e a distanza di tempo, l’incandescente scheggia autobiografica.

Scarica la scheda artistica di THÉRÈSE E ISABELLE

Qui un estratto di rassegna stampa di THÉRÈSE E ISABELLE

 

THÉRÈSE E ISABELLE
dal romanzo di Violette Leduc
con Roberta Lanave e Elena Serra
adattamento teatrale e regia di Valter Malosti
coreografie Lara Guidetti
suono G.u.p. Alcaro
luci Francesco Dell’Elba
costumi Giulia Bonaldi
fonico Alessio Foglia
assistente alla regia Elena Serra
musiche di François Couperin
e Thomas Adès, G.u.p. Alcaro, Oren Ambarchi, Frédéric Chopin, Eleni Karaindrou, Meredith Monk, Bruno Pronsato, Kaija Saariaho, Chris Watson
si ringrazia Carlo Jansiti responsabile del Fondo Violette Leduc all’Imec di Parigi
coproduzione Teatro di Dioniso / Festival Orizzonti Fondazione
con il sostegno del Sistema Teatro Torino
in collaborazione con Garofano Verde

CONTATTI
Nicoletta Scrivo | Teatro di Dioniso
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