QUATTRO ATTI PROFANI chiude la stagione di Asti

Si sono conclusi ad Asti gli appuntamenti di “Parole d’artista. Corpi in rivolta”, terza stagione di teatro contemporaneo in residenza diretta da Valter Malosti e resa possibile grazie al sostegno della  Compagnia di San Paolo, che ha selezionato l’iniziativa nell’ambito dell’edizione 2008 del bando “Arti sceniche in Compagnia”, della Fondazione Crt, della Fondazione del Circuito Teatrale del Piemonte, e con il sostegno istituzionale del Comune di Asti e della Regione Piemonte.

Martedì 26 maggio, ore 21.00
al Teatro Alfieri, è andato in scena Quattro atti profani di Antonio Tarantino. Prodotto dalla Fondazione Teatro Stabile di Torino e dal Teatro Eliseo di Roma, lo spettacolo è diretto da Valter Malosti e si avvale di un cast straordinario: oltre allo stesso Malosti, ad incarnare sulla scena i diseredati tarantiniani ci sono Mauro Avogadro, Michele Di Mauro, Maria Paiato e Mariano Pirrello.

L’umanità portata in luce in modo intenso e straziante, ma anche dolorosamente ironico, dai Quattro atti profani di Antonio Tarantino è quella nascosta nelle pieghe oscure della città e delle coscienze. L’autore dà voce ai “dimenticati” di questi quattro “drammi torinesi”; “fantocci di parole rilegate in pelle” li chiama Tarantino, facendoli esprimere in una inaspettata e musicalissima lingua, che riesce a comunicare e ad emozionare sfruttando un ampio e articolato spettro espressivo. Da un italiano ossessivo, rotto, si passa a un violento corpo a corpo con la lingua italiana “alta”, infettandola con la lingua della strada e il dialetto; inventando irresistibili neologismi e infine inoltrandosi nel solco di un classicità rivisitata, in cui l’olimpo greco può ospitare e consacrare ladri e puttane.
«Ho immaginato – dichiara Malosti – che le creature di questi quattro testi, in realtà autonomi, condividano la scena in una nuova creazione. Nuova creazione a cui l’autore ha coraggiosamente aderito. Torino è per queste creature un luogo cruciale, e dentro lo spazio della città, che diviene un luogo / non luogo beckettiano, o metafisico com’è appunto il cuore segreto di Torino, li vedo muoversi e  vomitare i loro flussi inarrestabili di parole, commoventi e sgradevoli; quasi attori di un visionario avanspettacolo in un deserto urbano fattosi sacro».

 
Biglietto unico 8 euro
Info e prenotazioni 0141 / 399057 – 399032
Orari di biglietteria: martedì e giovedì ore 10- 13.00 e  15 – 17.00.
nei giorni di spettacolo  ore 10- 13.00 /  15 – 17.00 / 19.00 – 21.00