I Giganti della Montagna
Scritta nei primi anni Trenta e rimasta incompiuta, I Giganti della montagna è l’opera più misteriosa e visionaria di Luigi Pirandello.
L’arrivo della Compagnia della Contessa Ilse alla villa del Mago Cotrone e dei suoi “scalognati” somiglia al rispecchiamento di un’idea utopica con la sua impossibile realizzazione.
La compagnia, fedele all’idea di Poesia assoluta, si è ormai ridotta in miseria: nessuno, nel mondo, sembra più comprendere e accettare il suo messaggio. Ma ecco che arrivati alla Villa, come in un sogno (e il finale dell’opera è stato veramente dettato da Pirandello al figlio Stefano dopo un sogno chiarificatore) ciò che i teatranti cercano strenuamente sembra manifestarsi in quel luogo…
Per Vetrano e Randisi I Giganti della Montagna rappresentano l’approdo di un lungo viaggio nel mondo pirandelliano cominciato nel ‘99 con la messinscena de Il berretto a sonagli e proseguito con L’uomo, la bestia e la virtù e il più recente Pensaci, Giacomino!, finalista al Premio Eti – Gli Olimpici del Teatro 2009 per la categoria Miglior Spettacolo di prosa. I Giganti della Montagna attendeva da anni, nella mente dei due attori-registi siciliani, un incontro con il palcoscenico.
Mercoledì 25 novembre 2009 ore 21.00, Teatro Alfieri
- di Luigi Pirandello
- regia: Enzo Vetrano e Stefano Randisi
- in scena: Maria Cucinotti, Stefano Randisi, Marika Pugliatti, Giovanni Moschella, Giuliano Brunazzi, Luigi Tabita, Enzo Vetrano, Ester Cucinotti, Antonio Lo Presti, Margherita Smedile, Eleonora Giua, Paolo Baietta
- luci: Maurizio Viani
- scene: Marc’Antonio Brandolini
- produzione Diablogues / Teatro Stabile di Sardegna / Teatro de Gli Incamminati
- in collaborazione con Teatro Comunale di Imola